La leggendaria squadra Ceca di footbikers è tornata! Dopo avere concluso il 100° Tour de France su footbike nel 2013, sono pronti a lanciarsi verso un’altra pietra miliare delle competizioni ciclistiche. Più giovane del Tour de France, ma secondo le loro parole, la competizione più difficile in assoluto: il 100° Giro d’Italia nel 2017.
Immaginate di andare in footbike per 20 ore, sempre dritto, senza mai fermarvi, superando in un giorno dislivelli di 5000 metri, divisi in 21 tappe difficili e percorrere un’enormità di chilometri, 3609, in soli 24 giorni. Impossibile, vero?
Ma non per il gruppo footbike Ceco del progetto Kick Italy 2017, perchè loro lo faranno dal 4 maggio 2017. Sette uomini coraggiosi, di professioni diverse, con una dedizione solida come una roccia, armati di coloratissimi Kickbikes. Quattro anni dopo il loro successo ad un altro ‘centenario’ – Kick France 2013, sono pronti a calciare di nuovo!
Il ‘Giro’ è solo per coraggiosi
Il primo Giro d’Italia risale al 1909, nato per promuovere un giornale italiano, da allora è stata sospeso soltanto durante le due Guerre mondiali. Anche se è di quattro anni più giovane del suo ‘fratello’ francese, ha avuto immediato successo. Iniziato come una ‘piccola’ corsa italiana, ora è internazionalmente riconosciuto come una delle più importanti competizioni tra i migliori ciclisti.
A causa delle asperità del terreno e dei forti dislivelli su Alpi e Dolomiti, questa corsa è nota come una delle sfide più dure nella carriera di un ciclista. Come l’altro ‘Grand Tours’, il Giro d’Italia è normalmente costituito da 21 tappe giornaliere da percorrere in un periodo di 23 giorni che include 2 giorni di riposo ‘misericordioso’. Il Giro d’Italia 2017 ha una lunghezza di 3572 km con dislivelli di 5000 metri e tappe della durata di 20 ore. Se consideriamo, che i nostri ragazzi faranno tutta quella strada sui loro footbikes, non possiamo che portargli il nostro rispetto.
Sudore, sangue e lacrime
“Sarà un lavoro folle ogni giorno. Sveglia al mattino presto, si comincia col buio e si finisce intorno a mezzanotte, il tempo di un pisolino e poi di si ricomincia”, dice Vaclav Liska, uno dei membri di squadra. Per questa corsa hanno intensificato il loro allenamento per 9 lunghi mesi, nonostante le condizioni meteorologiche avverse ed i limiti fisici e psicologici. Ed il tempo sarà il loro nemico principale questo anno, l’imprevedibilità delle montagne italiane, a metà primavera, sarà l’ultima prova della loro preparazione. Il 4 maggio inizierà la loro gara, un giorno prima dell’apertura ufficiale e, se tutto andrà bene, finiranno il 24 maggio.
Un nobile sacrificio
Senza uno scopo, non c’è gioia. L’intero progetto è finalizzato a superare proprio la paura, aumentare la consapevolezza in merito al cancro ai testicoli in Repubblica Ceca e contribuire a curare questa grave malattia. Se volete sapere di più sulla squadra ed il loro progetto, andate a vedere il sito web.
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