Alessio Mida filmaker e fotografo Appassionato di viaggi, ha percorso più di 2.500 chilometri in footbike attraverso l’Europa.
Cosa ti ha portato a comprare un monopattino o ad iniziare ad andarci?
E’ stato abbastanza poetico come momento, perché il giorno stesso in cui decisi di acquistare un monopattino avvennero una serie di cose incredibili.
Incontrai una ragazza italiana a Francoforte, passammo tutta la giornata assieme innamorandoci in un giorno, chiacchierammo, camminammo
e mangiammo assieme; poi l’accompagnai al suo Ostello ed attesi con lei l’autobus che avrebbe preso per tornare in Italia.
Io mi incamminai verso casa con la testa piena di pensieri, avevo appena vissuto una giornata pazzesca e avrei voluto rivedere quella ragazza.
Ma durante il tragitto mi fermai ad un semaforo e, nonostante fosse inverno, vidi una cosa bellissima: un bambino felice con un monopattino sotto ai piedi. Io in quel momento decisi di partire con il monopattino. Capii che usando quel mezzo avrei sovvertito tutte le convenzioni.
Dopo quell’esperienza hai deciso di provarne un monopattino o lo hai subito acquistato?
Comprai subito un monopattino Oxelo che trovai da Decathlon, volevo avere la possibilità di viaggiare e poterlo trasportare sui mezzi pubblici.
E ti sei subito messo in viaggio con il monopattino?
Ho inizialmente fatto Francoforte – Lussemburgo come allenamento, 250 chilometri che ho percorso in parte in monopattino, in parte in autostop. L’allenamento risale a marzo 2014, il primo viaggio vero e proprio ad agosto dello stesso anno.
Sono andato a Bratislava col monopattino in valigia e da lì sono partito per Tallinn, poi Helsinki, le Isole Åland e Stoccolma. Non ho fatto tutto il viaggio col monopattino, ho preso qualche treno, autobus, nave e un po’ di autostop.
Come sei arrivato all’acquisto di un monopattino con ruote grandi?
Durante il mio viaggio ho realizzato un piccolo documentario che, al rientro, ho presentato a Decathlon per chiedere una sponsorizzazione. Mi sono subito reso conto che, se avessi voluto utilizzare altre tipologie di monopattini, Decathlon non sarebbe stata la soluzione più adatta alle mie esigenze.
Quindi ho cercato on-line ed alla fine ho trovato il footbike, ho contattato la responsabile di MyFootBike Italia e le ho chiesto di essere sponsorizzato, ha accettato e così ho avuto il mezzo, un footbike Kostka.
Come ti sei trovato a confrontare questi due modelli, prima Oxelo e poi il Kostka?
Ovviamente sono due mondi diversi, a livello sportivo non possono essere paragonati, con questo non voglio dire che sia meglio il footbike. Ci sono alcune superfici, l’asfalto liscio ad esempio, dove il monopattino Oxelo raggiunge velocità molto elevate, ma le ruote così piccole ed i freni in plastica non sono caratteristiche positive.
Oxelo è il top per la facilità di trasporto e da un grande senso di libertà. Un monopattino piccolo lo puoi portare con te anche in un negozio, un footbike difficilmente.
Perché il footbike è già considerato bicicletta. La dimensione del Kostka, la tipologia di ruote, il fatto che abbia dei freni, lo fa percepire come qualcosa di serio a differenza dell’Oxelo che potrebbe sembrare poco più di un giocattolo. Queste sono differenze determinanti.
Raccontami qualcosa del tuo ultimo viaggio.
Del mio viaggio ho già scritto e detto molte cose, immagino tu voglia sapere qualcosa in merito all’utilizzo e alla maneggevolezza del mezzo. Il mio primo viaggio, dalla Slovacchia alla Svezia, lo feci in monopattino con un bagaglio in spalle di circa 20 kg.
Per questo motivo anche il viaggio nei Balcani del Sud era, inizialmente, progettato con questo mezzo perché il monopattino non mi permetteva di portarmi un bagaglio di quel tipo, in quanto caricandolo con altro peso, rischiava di diventare instabile.
Quando incontrai il footbike, vedendo com’era strutturato, capii che, volendo, avrei potuto caricarlo, ma a quel punto avevo già deciso di partire senza bagaglio, solo il minimo indispensabile, un po’ di attrezzatura, il passaporto, né soldi, né vestiti. Decisi di fare il mio viaggio così.
Su questa tua esperienza stai scrivendo un libro, quando uscirà?
Il libro è finito ed andrà in stampa a breve, la presentazione sarà l’8 ottobre. Poi ce ne sarà un’altra, i primi di dicembre, alla fiera della Piccola e Media Editoria a Roma.
Ti senti cambiato dopo queste tue esperienze di viaggi in monopattino?
Ho imparato ad apprezzare la lentezza, a coltivare il concetto dell’andare lenti. Viaggiando con altri mezzi di trasporto, treni, aerei, si perde il contatto con la geografia del mondo.
La bicicletta è un buon modo per essere presenti durante il viaggio e col monopattino questo è ancor più tangibile in quanto si è costretti a toccare continuamente il suolo col piede, è un po’ come camminare su due ruote.
Grazie Alessio per aver condiviso con noi le tue esperienze.
Quali sono le tue esperienze con il monopattino? Aggiungi un commento sotto questo articolo.
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